Cascia e Roccaporena: sulle vie del sacro in Valnerina

Cascia ha antiche origini: in epoca romana insisteva sul suo territorio la municipalità di Cursula, più volte devastata da incursioni barbariche e terremoti. In epoca medioevale fu saccheggiata dai Bizantini e dai Longobardi.
Raggiunse il massimo splendore nel medioevo, dapprima sotto la dominazione dei Trinci, poi sotto Federico II di Svevia.
Infine fu contesa dalle città limitrofe, come Norcia, Spoleto e Leonessa.

Itinerario: l’arte e il sacro a Cascia

Cominciamo la nostra visita guidata di Cascia partendo dalla chiesa di San Francesco, le cui origini risalgono al XIII secolo, e fu riedificata nel 1424. L’interno a croce latina è stato decorato con stucchi del 1738, con affreschi di Bartolomeo di Tommaso, e con le splendida Tela del Pomarancio: “l’Ascensione”.

Proseguendo si arriva alla Collegiata di Santa Maria, antica Pieve di origine romanica, dove è custodita la “Pace dei Casciani”, dipinta da manieristi locali di nome Gaspare e Camillo Angelucci.

In cima alla città sorge il moderno Santuario di Santa Rita, costruito nel 1947 su progetto di Monsignor Spirito Maria Chiappetta a fianco all’antico monastero agostiniano in cui visse Santa Rita.

Roccaporena

Roccaporena sorge a 707m sul livello del mare, in unpunto di passaggio obbligato tra la valle del Corno e quella del Tessino. Inoltre rappresenta il punto terminale di un massiccio flusso di turismo religioso legato al culto di Santa Rita, nata qui.
Il luogo dove sorgeva la casa paterna della santa è stato trasformato nel 1630 in cappella. Secondo la tradizione, il luogo ove la santa era solita ritirarsi in preghiera, in cima ad uno scoglio di forma piramidale, è divenuto un luogo dove i pellegrini, seguendo la via crucis si recano a pregare, fino ad arrivare ad una cappella eretta nel 1929.